Keope e Frequency, abbinamento vincente!

Come oramai sapete tutti, da qualche tempo c’è stata imprestata una sedia Keope GPR, non dalla ditta produttrice, ma dal nostro amico e visionario Mario che, vedendo le possibilità di integrazione tra le due tecnologie con lungimiranza (e soprattutto una gran voglia di giocare!) ci ha portato la sua personale bambina.

Dopo un po’ di studio e l’accoppiamento di vari accessori effettuato nel tempo, integrando campi di cromoterapia con le bobine ispirate a Tesla, onde di pressione magnetica tramite i metamateriali inseriti nei cuscinetti frequency colore rosso passione, le spiraline freq.hot di filamento nano sui motori, il suono a conduzione con le onde che sintonizzano la mente e la gestione delle informazioni tramite il proiettore olografico (cavoli quanti lavori.. anche solo l’elenco sembra troppo lungo) ha portato tanti benefici ed una trasformazione dell’esperienza che è diventata completa, molto oltre quello che proponeva la già visionaria, originale, sedia posturale.

Nel tempo, abbiamo sentito le migliaia di persone che l’hanno provata (il contatore sessioni è a 4700ca!) sbalorditi dall’esperienza inaspettata, sia per profondità e sia per tenuta nel tempo degli effetti ma non avevamo ancora potuto misurare in maniera oggettiva le differenze che il trattamento faceva nel tempo. 

L’occasione è arrivata durante la fiera Sbaam a Torino, dove il nostro vicino di stand che si occupa di misurazioni dello stress ha messo a disposizione nei giorni successivi il test completo con lo strumento PPS Stress Flow della ditta Biotekna, produttrice di strumenti per la diagnostica medica.

In quattro e quattr’otto abbiamo organizzato e la settimana dopo era già a provare sul campo.. stavamo testando il funzionamento della nuova tecnologia per la gestione delle informazioni con chip Tag.k e per l’occasione l’abbiamo installata sul fronte della base. Quindi tutto pronto…. via con i test!

Tre persone diverse, analisi preventiva con le problematiche evidenziate e Programma 1, di base sulla Keope senza accessori. Misurazione.. Effetto? Miglioramento degli stati con ancora qualche sbilancio.. buon risultato. 

Attendiamo un poco e via con tutti gli accessori.. Misurazione. Effetto? Allineamento di tutti gli stati sbilanciati compresi quelli fisici! Eccezionale! 

Ci lasciamo dicendo di risentirci nei giorni successivi per tirare le somme dei test fatti e così avviene.. qualche giorno dopo il gentile proprietario degli strumenti ci chiama e sottolinea uno strano effetto: si sentiva ancora mentalmente molto centrato, cosa che raramente capita con gli usuali trattamenti che propone. Ha quindi deciso di rifare i test di misurazione che a sorpresa, hanno mostrato stabilità ed equilibrio ottenuto col trattamento completo, in persistenza con dati misurati ancora bilanciati, sia nel campo mentale che fisico! Una vera differenza.

Dal nostro punto di vista siamo felici della comunicazione, ma non ci stupiamo tanto, sappiamo che quando lavori con metamateriali e metalli nano abbinati alle frequenze della matrice (presenti nel chip Tag.K e nei cuscinetti Frequency) crei delle risonanze che modellano il campo oltre il momento specifico del trattamento e lo stabilizzano..

Dopo il successo registrato, abbiamo deciso di studiare come rendere le procedure di settaggio degli accessori più semplici e veloci, in modo che tutti possano farli agevolmente, mantenendo inalterati i risultati.. 


Ps: dopo qualche settimana dai test abbiamo trovato la combinazione perfetta: il chip Tag.K con il suo autoset, suono per l’allinemanto mentale, con cuffie a conduzione e spiraline: costi accettabili (il kit completo come testato sarebbe impegnativo anche i ricchissimi proprietari di Keope) e i benefici risonanti sono garantiti!

guarda il video introduttivo su Keope/Frequency @youtube.com

K-ingegneri focalizzati in chiesa

Avevamo compreso e ci osservavamo imbarazzati.. come non sapessimo cosa dirci. Avevamo appena fatto una riunione di un’ora in cui avevamo preso tutte decisioni possibili, con chiarezza e concentrazione ed il tempo era passato in un lampo. Il lavoro di giorni, fatto in un amen

Lo sguardo si era spostato alla K-Focus. Era merito suo o nostro? 

L’antefatto: qualche giorno prima ero con un mio amico che ha un gran buon gusto e che gestisce una nota società di analisi ambientali. Come suo ufficio aveva scelto, niente popo’ di meno, che una chiesa del 1200, con annessi chiostri, colonnine, porticati e campanile.. quale luogo migliore per illuminare un gruppo di affiatati ingeneri dediti all’ambiente.

L’ingegnere (e in casa ne ho un paio) per loro forma mentis sono restii a qualsiasi cosa non sia assolutamente e meccanicamente dimostrata quindi, fino ad un certo punto definito “ricerca a tentoni” oppure “finalmente ho un’idea che nella mia mente funziona e la provo nel mondo attorno che mi fa da cavia“, rientrano tra le categorie più lontane dal nostro mestiere. Quindi quale occasione più ghiotta per vedere se qualcosa funziona veramente?

Era qualche mese prima di Natale e il nostro generoso amico cercava qualcosa da regalare ai suoi amici e clienti che potesse dare una spintina nella loro evoluzione. Ed eccola lì appena terminata, la prima K-Focus, un tempietto di ottone e plexiglass (era la prima serie un po’ diversa da quelle di oggi) che si erge sul tavolino in mezzo a noi, tronfia del suo potere sobrio: alla vista, una semplice lampada con una ventola verde, un disco pieno di magneti infilato sopra con strane incisioni ed un piccolo jack per le frequenze dietro, nella realtà un generatore di plasma magnetico che risuonava con tutto l’ambiente attorno (e pensate che era una chiesa!).

C’era un po’ di eccitazione per i tanti progetti di cui volevamo discutere e tutti parlavamo come accelerati. Appena messa la spina ed accesa la magica creazione, un alone verde si è diffuso sui piani di plexi nero e sulle linee del disco trasparente, generando ammirazione per le geometrie che la luce creava tramite il disegno ma anche da sola, sul soffitto della stanza. Prendo il jackino per le frequenze e lo inserisco nel player facendo partire il programma focus. Il campo attorno alla lampada cambia completamente, meno incisivo si fa più morbido ed accogliente, senza dispersioni.

Sento come se le particelle di tutto il mio cervello andassero su un unica linea che lo attraversa da dietro a davanti. Sento lo stesso anche nel corpo dove le particelle scendono come lungo le pendici di una voragine, diritte nel cuore. Ho la netta percezione che questi due campi si accendano e diventino luminosi. Poi rifletto e penso al film visto la sera prima: l’ultimo episodio della Marvel… per scrupolo controllo di non essere Iron Man con il suo cuore di luce. Nonostante il sentirmi supereroe si faccia strada nel mio cervello, la mia immagine riflessa mi riporta alla realtà: esteriormente nulla di fatto.

Dopo questo tuffo nell’oceano dei miei pensieri durato circa 5 secondi, ritorniamo alla nostra riunione dove smarchiamo i vari punti. Aleggia una certa serenità nell’aria, sembra come se non fosse cambiato nulla ma tutto fosse diverso, tranquillo e chiaro nello stato e nella direzione. E’ una sensazione che condividiamo tutti.

Finiamo l’incontro e, come richiesto, lascio il magico manufatto per, a detta del mio amico, ulteriori indagini.. Dopo un paio di settimane ci risentiamo: mi racconta dei test effettuati sui poveri addetti in base oraria, quotidiana e settimanale. Alla fine, indovinate un po’.. lo hanno chiesto come regalo di Natale.

Da quel giorno ci fregiamo dell’onore: le K.Focus sono a prova d’ingegnere.

p.s. Sono passato diverse volte a trovare il mio amico nel suo splendido luogo di preghiera e già dalla prima volta ho visto che gli ingegneri quando si aprono alla creatività hanno proprio una marcia in più: le lampade non solo stavano funzionando a regime con la frequenza del momento più adatta (una volta c’era focus, una volta ho visto che girava concentrazione matematica e l’ultima volta ho visto addirittura cooperazione!) ma i generatori erano tutti posizionati per dare le massime prestazioni: in un angolo della stanza, leggermente sollevate da terra e con la scritta del piano superiore verso sud! Complimenti!

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