Wow… era l’unico suono uscito dalla bocca dell’esploratore, associato al suo sguardo, acceso di una luce quasi innaturale, una luce che arriva da dentro, come quello che hanno i bambini stupiti quando giocano.
Era appena sceso dalla Keope e prima di farne l’esperienza ne aveva contestato tutto, dalle forme al concetto, ai campi, tutto insomma..
Io, imperturbabile in viso, dentro ridevo e mi godevo lo stupore, sapendo che questa esperienza avrebbe cambiato molte cose della sua vita.
Keope è entrata nella mia vita in un modo decisamente strano, come tutte quelle cose che sono ‘vivamente’ consigliate dal campo e, volente o nolente, te le trovi in materia.
Il primo incontro è stato quando ne ho sentito parlare e avevo cercato subito qualche informazione in rete trovando qualche fotografia. Ho pensato che c’era un qualcosa dietro la sua linea, essenziale come piace a me (quasi una moderna forma del brutalissimo architettonico, vd. Centre Pompidou a Parigi), come un sapore accogliente… ecco, si sentiva il divertimento di chi l’aveva creata, giocosamente provocatorio.
Il secondo appuntamento galante è avvenuto fuori città: ero in una casa/studio per fare dei raddrizzamenti magnetici ed era stata una giornata lunga e faticosa, tutta di corsa, la sera avevamo una cena di lavoro e in tutto questo eravamo pure in ritardo..
Entriamo nell’ultima stanza ed eccola lì che ci aspettava.. l’amica da cui stavamo lavorando intercetta in un lampo il mio sguardo laconico e, in men che non si dica, mi ritrovo seduto sopra, legato ed imbavagliato con il temibile programma 2 partito mentre chiedevo se potevo rimandare alla prossima volta. Col corpo “brutalizzato” la mente riflette pensando sia una moderna tortura e chiede dopo 1 minuto di frullate di abbandonare la nave vibrante: sono troppo teso, i tempi sono stretti e non me la godrei..
Al terzo incontro ci siamo fidanzati. E’ avvenuto qualche mese dopo (repetita iuvant) quando Mario, un nostro amico che conosce bene e usa da tempo le nostre tecnologie, suona senza preavviso al campanello di casa e, passando sopra la nostra espressione sbigottita, entra direttamente nel salotto di casa con la sua Keope in mano, chiedendo di modificarla con tutto quanto ci veniva in mente.
Rapida riflessione.. e quando ti ricapita di poter avere mano libera su una base già grande?? Approviamo subito il piano diabolico, dice che da lì ad un mesetto passerà a riprenderla in modo da darci il tempo di testare e provare le migliori condizioni ed ampliamenti. Per farla breve la Keope è ancora con noi (è solo passato un anno e mezzo e il povero Mario ogni tanto fa capolino in studio per venirla a provare!)
Da quel giorno abbiamo fatto una montagna di modifiche ed integrazioni (vedi video su YouTube) e reso tante persone più felici.
I regali che ci ha portato sono stati moltissimi.. La cosa più bella? L’esperienza di sentirsi coscienza pura attorno al proprio corpo durante il cosiddetto rilascio.. sensazione impagabile.
Come avviene? Diciamo in maniera estremamente sintetica che la coscienza tiene assieme la materia del corpo, dalle cellule alla sua interezza, tramite una vibrazione. Con i programmi della sedia, con il suono e le due bobine di tesla laterali spostiamo continuamente la via, su cui questa vibrazione si muove, costringendo il campo magnetico ad allargare la banda che allo stop delle sollecitazioni si ritrova più ampio ed allargato, ricentrandosi poi naturalmente su un nuovo assetto, più equilibrato.
Con l’allargamento delle vie magnetiche poi, avviene il rilascio delle memorie chiuse all’interno della materia (che generano inerzia) e, al ricentraggio, vengono spostate in zone di equilibrio tramite le onde dei cuscinetti Frequency posizionati sopra.
A questo punto, secondo voi, sapendo come siamo fatti, in questa condizione vuoi non approfittare dei canali aperti per inserire informazioni? Con chi riceve la sessione, si dirige tramite un proiettore olografico speciale (chiamato Holo), posizionato in asse con la schiena, immagini create da un’AI (Intelligenza artificiale) sulla base delle indicazioni della persona, in modo che queste nuove informazioni trovino posto nell’assetto materiale e di pensiero.
Una volta fatta quest’esperienza, si comprende realmente chi siamo: energia in vibrazione di cui la materia è solo forma di pensiero rallentato corrispondente.
E questo cambia forze e ruoli della vita e tutto scorre più facile..