Due piccoli bottoncini hanno fatto capolino sulla mia scrivania.. li osservo quasi sospettoso. Come fanno due oggetti così piccoli ad ottenere tutti i risultati di cui si parla?
Guardo meglio nel tentativo di scorgerne i meccanismi, di carpirne qualche segreto.
Un sottile filo nero di metallo avvolto a spirale da una parte e una rondellina dall’altra. Il telefono suona, mi distraggo un attimo, giusto il tempo di fare due parole ed ecco, non trovo già più uno dei due miracolosi manufatti. Sudo sette camicie per le mie paure poi mi dico che alla fine, per quello che sono, costano poco e la disperazione viene meno. Fatto il pensiero magicamente riappare la dispersa, si era solo fatta un giro sul tavolo (probabilmente rispondendo l’ho spostata) ed era solo un po’ più in là.
Penso: “piccole così è meglio averne cura poiché in un attimo si perdono”. Decido quindi di non buttare il sacchettino con cui mi sono state consegnate e di utilizzarlo per riporle quando non le uso.
Ri-penso: “Stasera ho la partita di pallavolo e voglio proprio utilizzarle, così mi faccio la figura del campione anche se nell’ultimo mese non ho fatto nulla..” Dicono che applicate in alcune parti del corpo danno più energia e fanno saltare di più.
Mi ravvivo e rientro dai miei pensieri, tra poco devo uscire, se no farò tardi.
Inizio le operazioni e cerco il cerotto da garza che avevo comprato tempo fa.. proprio giusto come consigliato: quello della 3M, il Micropore, dicevano che la colla usata, dava meno fastidi alla pelle e teneva i 3giorni necessari per la mia applicazione. Potrei usarle solo per la partita di stasera, ma se funzionano così come dicono chi le toglie più!
Taglio quindi un primo strato di nastro, prendo la prima spiralina, taglio un secondo strato e faccio un sandwich ‘imbottito’ con la spirale.
Mi accorgo che per quest’uso la spirale deve spingere energia nel corpo quindi deve essere posizionata con l’anello di metallo verso la pelle.. ovviamente ho sbagliato il lato adesivo del cerotto e mannag*… devo rifare tutto da capo.
Rimanifesto il panino e… dove le metto? Ci sono tante posizioni utili.. i piedi, le anche… scelgo le spalle: appiccico il primo panino a destra, metà strada dal collo, nella zona morbida del trapezio e la seconda simmetrica.. sento subito un po’ di leggerezza alle spalle, ma nulla di particolare.
Volo al Palasport dove i “nemici” della serata, sono già lì pronti che si scaldano con un tifo da stadio.. mi svincolo tra la folla e volo a cambiarmi.
Dopo 5 minuti sono in campo e inizio a correre, chiacchiero con i miei compagni e mi sento più sereno del solito (saranno i superpoteri delle spiraline), mi scaldo velocemente e inizio a palleggiare. Le spalle sono veramente leggere ma anche il corpo è più reattivo. Arriva il momento delle battute, di questo sono un maestro. Alzo la palla con un pizzico di effetto, la tocco preciso e forte come so fare e… la palla si schianta sul muro di fondo! Intendo: non la linea di fondo campo, proprio il muro di fondo, lasciando anche un bel segno sulla parete, con le righe del pallone. Ma come cavolo è possibile?? Dall’altra parte della rete già ridacchiano. Forte di tutto il mio fastidio, trovo finalmente il ritmo giusto e le nuove lunghezze.
Inizia la partita. Ho saltato come un grillo e sono riuscito a fare muri praticamente impossibili. Alla fine perdiamo, ma ci siamo divertiti e stranamente non sento la stanchezza. Vado a fare la doccia e.. dimentico le spiraline addosso. Me ne accorgo rivestendomi, controllo che sia tutto a posto e sembra nulla si sia rovinato, il cerotto ha tenuto e sento ancora leggerezza. Mi vesto rapidamente, vado tutto soddisfatto verso casa e uscendo dagli spogliatoi, imbacuccato per il freddo cane, passo di fianco alla curva avversaria, per l’occasione schierata davanti all’unica uscita. Due tifose dell’altra squadra parlottano allegre e dicono tra loro:”ma hai visto quello che quando schiacciava rimaneva per aria ore aspettando che la palla scendesse verso di lui?? Incredibile”.
Questa volta ridacchio io con il mio segreto e leggero come appena riposato me ne esco. Magari dopo cena vado anche in discoteca.
Aggiunta di qualche giorno dopo: nei giorni successivi ho notato che il ricupero dalla stanchezza della partita è stato molto più rapido e praticamente zero acido lattico!